Analisi delle modificazioni genetiche coinvolte nell’intolleranza al fruttosio
FRUTTOSIO
L’intolleranza ereditaria al fruttosio (Hereditary fructose intolerance – HFI, OMIM # 229600) è una malattia autosomica recessiva (incidenza 1:20.000) che influisce sulla capacità di una persona di digerire il fruttosio, zucchero semplice (monosaccaride) che si trova principalmente nei frutti, ed il saccarosio (disaccaride composto da fruttosio e glucosio). Di solito la HFI si manifesta al momento dello svezzamento (quando il fruttosio viene aggiunto alla dieta) con ipoglicemia, acidosi lattica, chetosi, vomito ricorrente, dolore addominale e sintomi sistemici, dopo assunzione di cibi contenenti fruttosio. L’ingestione ripetuta di alimenti contenenti fruttosio può causare danni al fegato e ai reni. A causa della gravità dei sintomi riscontrati quando viene ingerito il fruttosio, la maggior parte delle persone con intolleranza ereditaria al fruttosio sviluppa una avversione per frutta, succhi di frutta e altri alimenti contenenti fruttosio.

L’intolleranza ereditaria al fruttosio è causata da mutazioni del gene ALDOB (Fructose-1,6Bisphosphate Aldolase B), codificante per enzima aldolasi B presente principalmente nel fegato (OMIM *612724). Le mutazioni del gene ALDOB riducono la funzione dell’enzima, compromettendone la capacità di metabolizzare il fruttosio e provocando un accumulo tossico di fruttosio-1-fosfato nelle cellule del fegato. La mancata disponibilità di fruttosio-1-fosfato determina inoltre una ridotta produzione di energia e di livelli di zucchero nel sangue. La combinazione di ridotta energia cellulare, basso livello di zucchero nel sangue e morte delle cellule del fegato porta alle caratteristiche dell’intolleranza ereditaria al fruttosio. Il test eseguito prevede la caratterizzazione delle 4 mutazioni più frequenti del gene ALDOB in Europa e Nord-America p.Ala150Pro, p.Ala175Asp, p.Asn335Lys e del4E4 responsabili di circa l’80% dei casi di intolleranza al fruttosio in Italia.